Il vino è praticamente nel DNA degli italiani, è radicato in ciascuno di noi. Secondo un’analisi condotta da Trade Lab by Federvini, i consumatori del Belpaese fuori casa bevono soprattutto nei ristoranti medio-alti e preferiscono i vini fermi per pranzi e cene, mentre le bollicine per gli aperitivi.
Il canale on trade ha visto una crescita del 33% nel 2022 e le categorie che meglio hanno performato sono state quelle degli spirits (+88%), dei cocktail alcolici (+32%), degli amari (+24%), del vino (+24%) e delle bollicine (+21%). Lo scorso anno fuori porta il consumo di vino e spirits si è attestato sull’1,47 miliardi e ha visto una crescita del 28% rispetto al 2021.
“Il fuori casa è un mercato che sta crescendo a tassi interessanti, anche nel primo trimestre 2023 – spiega Bruna Boroni (Trade Lab) – perché gli italiani non sembrano più disposti a rinunciare a quella felicità e a quel momento di svago che si vive nel fuori casa”.
Gli italiani, in generale, consumano maggiormente vino fuori casa in quanto lo considerano un’esperienza, legata al territorio, alla socialità, alla propria cultura; vogliono scoprire, provare e completare la propria esperienza al di fuori delle proprie mura.
Fonte: Wine News